" Gennaio : il mese del letargo. L'aria è tagliente, le luci e il calore delle feste sono ormai solo un ricordo. La tradizione vuole la neve, che protegga sotto il suo manto il riposo della terra. In quest'atmosfera sospesa si leva un canto, che fuoriesce dal freddo dell'inverno con un aroma che sa di antichi mestieri che non sono sopravvissuti o forse non sono esistiti mai. Il profumo delle castagne bollenti viene prevaricato da qualcos'altro che sa di inverno : l'odore delle patate, che somiglia, con un pizzico di fantasia, a quello che emana il legno. E proprio da esso prende forma un bambino biondo, con gli occhi socchiusi, intento a suonare un piffero, lo strumento degli incantatori. Ecco che il gioco è fatto : tutti gli elementi sono allo scoperto. Al ritmo di questa musica immaginaria che profuma di inverno nascono mille folletti bambini : si tratta del personaggi di Imelda Bassanello, che con i loro occhietti vispi ed intelligenti, le loro espressioni a volte adulte altre volte sagge, piegano il mondo al loro volere ed invadono tutti gli spazi immaginari che ci circondano. Possono apparire o scomparire, suonare, mangiare, giocare, leggere fiabe. I loro è un universo parallelo in cui si ha la certezza che i sogni si avverino sempre ed ogni abitante abbia continuamente una gioia di cui sorridere.
Sulle opere di Imelda Bassanello - donna vitale e decisa, innamorata della propria professione - si potrebbero inventare infinite favole. Basta osservare una delle sue tavole e ogni spettatore potrà costruire la propria storia magica.
Questi dipinti rendono Imelda Bassanello un fenomeno particolare nella sfera dell'arte. Da un lato il suo operare potrebbe essere visto come una sorta di artigianato ma non è così. La mano dell'artista sembra quasi non entrare nella creazione di questi mondi infantili e gioiosi. Verrebbe da pensare che le figurette dipinte sulle tavole stiano in silenzio dinanzi agli umani, attendendo con impazienza che Imelda le lasci in solitudine chiudendo la porta dello studio. Solo in quel momento si scatenano in giochi vorticosi e divertimenti sfrenati, perché sembra che al riaprire la porta questi folletti si fissino istantaneamente nel luogo dove sono stati sorpresi. Lo sbucciatore di patate esiste davvero, come altri personnaggi pseudo-immaginari, nel mondo di Imelda, forse vivino al ragazzo che riesce ad essere felice seguendo il volo di una bolla di sapone su cui si rifrange un raggio di sole, o accanto al burattinaio, fabbricante di fantasia. "
Viviana Siviero